Disegno tecnico 2D

Il disegno: linguaggio universale

Già dalla fine del XVI le più importanti scuole di ingegneria consideravano fondamentale l’insegnamento del disegno tecnico, affiancato per importanza solo dalla matematica e dalla geometria. Attraverso il disegno si comunicano intuizioni, idee e informazioni tecnologiche aldilà dei confini geografici e linguistici. La qualità del prodotto finale inizia da una buona idea trasformata in realtà attraverso la sua realizzazione e verifica prima virtuale e poi reale.

Il disegno tecnico dei singoli particolari, è l’espressione del progetto. È fondamentale conoscere il significato sia tecnologico che funzionale di un sistema di quotatura secondo Sistema Internazionale ed Imperiale, le tolleranze dimensionali e geometriche, la designazione dei materiali, i trattamenti termici, gli accoppiamenti, le norme di riferimento, la stesura, la lettura e l’interpretazione di un complessivo fino al particolare.

Disegnare con il CAD

I primi sistemi per la creazione di immagini sono stati i CAD (Computer Assisted Design), circa quaranta anni fa. Questi strumenti hanno permesso di sostituire al disegno tradizionale un più preciso sistema automatico di tracciamento di linee. Siamo arrivati ad oggi al disegno bidimensionale e tridimensionale (nella versione più avanzata del modellatore solido).

Il disegno bidimensionale produce delle visualizzazioni grafiche basate sul metodo tradizionale delle proiezioni ortogonali. Le nuove tecnologie consentono di eseguire con la massima rapidità e precisione gli elaborati grafici.

Lavorando con un programma CAD occorre adeguarsi alla logica matematica, quindi pensare ai propri disegni come collocati in un sistema di assi cartesiani ortogonali, aventi come origine il punto zero, considerando solo rette positive degli assi. Ogni punto del sistema avrà le proprie coordinate: due nel caso di rappresentazioni 2D. Per ottenere un disegno occorre inserire le coordinate di alcuni punti; utilizzando poi determinate procedure fornite dal programma, si possono costruire svariate figure geometriche. È importante definire le dimensioni del disegno e la sua disposizione sul foglio su cui verrà stampato.

Per rappresentare al meglio gli oggetti reali sul video, bisogna pensare alla giusta riduzione in scala, cosa che ogni programma CAD permette di fare. Tutti i software di CAD forniscono una serie di strumenti per ingrandire particolari (zoom), per rimpicciolire tutto il disegno al fine di ottenere una visione d’insieme, per rappresentare su una sola schermata parti lontane del disegno (vengono aperte diverse finestre, contenenti ciascuna una diversa parte del grafico), per modificare in una sola volta più parti del grafico. Si possono ottenere figure di qualsiasi tipo, sia semplici che complesse o sovrapposte; tali figure possono essere modificate in qualunque momento. Inoltre possono essere registrate tutte le versioni che interessano, archiviandole in file. Si può, poi, ottenere una misura delle figure disegnate, tenendo però conto che il programma in genere usa una propria unità di misura, chiamata unità di disegno, che viene stabilita di volta in volta, a seconda della migliore posizione degli oggetti sul video. Per realizzare un disegno in scala, basta assegnare all’unità di disegno un valore esatto, in centimetri, millimetri o altro. Una volta tracciato un disegno, questo può essere modificato in molti modi: rimpicciolito, ingrandito, ruotato, proiettato, intersecato, ecc. Un procedimento consente di selezionare oggetti singoli oppure aree del grafico, per poi apportare modifiche solo alle parti selezionate. Con un programma CAD è possibile, dopo aver disegnato un solido, rappresentarne simultaneamente sulla schermata quattro angolature diverse, in modo da identificarlo perfettamente.

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